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28/05/2023LA BELLEZZA SALVERA’ ANCHE LA PSICOLOGIA?
per il ruolo cruciale svolto in pandemia ed altre bruttezze
"È vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza?"
Dall'Idiota di Fëdor Dostoevskij
Cari colleghi e cari lettori, avrete anche voi notato ultimante la diffusione sempre più evidente della voce della Psicologia in tutti i contesti? Dalla pandemia in poi il nostro ruolo di psicologi, come categoria sanitaria, sembra davvero “sdoganato”.
Tutti hanno sempre più necessità del servizio degli psicologi sicché il presidente del consiglio nazionale dell’ordine Psicologi è spesso sui media a raccontare, con sapiente competenza, quanto brava, buona e bella sia la nostra Psicologia e quanto il CNOP si stia prodigando efficacemente per promuovere politicamente la nostra nobile professione. Si fa un gran parlare di bonus psicologico e del suo rinnovo, dell’implementazione della psicologia scolastica e di quella di base accanto al medico anche conferendo agli Psicologi un ruolo cruciale nel superamento di eventuali esitazioni vaccinali future.
Parleremo pure in questo breve articolo del sostegno dato dal CNOP al “Manifesto la salute nelle città bene comune” nel quale è ribadita la necessità di una psicologia ambientale che svolga un ruolo educativo in sinergia con gli obiettivi dell’agenda 2030. Va anche infine doverosamente menzionata la forte spinta alla telepsicologia, ai fini di fornire un quadro abbastanza esauriente dello stato dell’arte in tema di cambiamenti in atto della nostra professione.
Avete presente il ritratto di Dorian Grey? Ecco, carissimi, questa attualmente ci sembra, al di là degli altisonanti proclami ufficiali del CNOP, la condizione della nostra professione: essa continua a macchiarsi di peccati e peccatucci ma nel ritratto, quello dipinto dalle istituzioni di rappresentanza, resta sempre bella!
Sappiamo tutti però come sia andata a finire nel famoso romanzo e ci auguriamo di cuore che non sarà questo il destino che attende la nostra amata professione.
Ora invece, uno ad uno, elenchiamo gli atti “di straordinaria bruttezza” compiuti dalle nostre istituzioni che hanno macchiato di vergogna la nostra nobile professione, come promemoria attuale e futuro da cui mai prescindere per qualunque dibattito si decida di mettere in campo:
- Silenzio assoluto durante la vicenda pandemica su quanto lo Stato sistematicamente andava mettendo in atto ai danni dei cittadini, soprattutto quelli più fragili ed indifesi;
- Adesione pedissequa alle logiche economiche delle multinazionali del farmaco;
- Abbandono dei minori, degli anziani e dei disabili fisici e mentali imprigionati nelle strutture e privati del conforto dei loro cari;
- Silenzio sul ruolo complice svolto dalla psicologia, ancella del potere e strumento nella manipolazione delle menti e delle coscienze;
- Silenzio nei confronti dei familiari delle vittime da Covid che, perduti i loro cari in condizioni disumane, non hanno potuto neanche dare loro degna sepoltura;
- Silenzio costante e reiterato sui danni da vaccino ed abbandono dei danneggiati;
- Mancanza di tutela della relazione in presenza;
- Implementazione del bonus psicologico, misura a posteriori ipocritamente riparativa e totalmente inadeguata come risposta ai danni psicologici inferti dalla disastrosa gestione pandemica;
- Modifica in corso del codice deontologico nella stessa direzione di quello dei medici, orientato cioè unicamente nella direzione dell’adesione ai dettami di organismi tecnocratici sovranazionali;
- Accanimento formativo, in obbedienza alla logica del mercato lucrativo interno alla psicologia, con l’imposizione di una parcellizzazione del sapere ridotto in crediti formativi a pagamento;
- Progressiva adesione alle politiche transgender e parallela compartecipazione alla distruzione della famiglia eterosessuale, tramite la piaga degli allontanamenti illeciti dei bambini dai genitori biologici, allontanamenti che avvengono ad opera dei Tribunali su tutto il territorio nazionale e verso cui il CNOP non ha mai espresso la sua posizione contraria;
Per citare solo quelli più clamorosi.
Prendiamo dunque atto di come il Consiglio nazionale e gli Ordini regionali degli Psicologi partecipino attivamente alla promozione di un sistema mendace e conclamato di falsi principi e valori nella pretesa poi che la Comunità professionale lo accolga passivamente prestando il proprio ubbidiente e silenzioso consenso ‘informato’.
Riguardo a questo scenario, anche il Comitato Nazionale Psicologi e i Professionisti che lo compongono si è chiaramente espresso, attraverso il suo Manifesto per la Psicologia Libera, prendendo una posizione fortemente contraria al consenso alla deriva sociale, culturale, familiare e individuale verso cui siamo spinti dalle Istituzioni.
Soprattutto non è accettabile che questo totalitarismo venga ridefinito ipocritamente in termini di diritti, valori e libertà, quando stiamo in realtà subendo una sistematica violazione di diritti fondamentali, tra cui il diritto alla salute psicologica.
Questa è, a tutti gli effetti e a pieno titolo, una forma di ‘gaslighting’.
Il documento istituzionale titolato “Manifesto la salute nella città bene comune” approvato e sottoscritto dal CNOP è un chiarissimo esempio di come questo totalitarismo tecnocratico-sanitario si presenti, in forma subdola e mistificata, dietro la definizione di ‘bene comune’.
Sappiamo invece come il CNOP e gli ordini regionali degli Psicologi non si siano mai realmente occupati nei fatti e realmente spesi, al di là delle parole e delle dichiarazioni propagandistiche, per la salute mentale della Collettività.
In tal senso, essi non hanno mai implementato e portato all’approvazione una legge per lo Psicologo di Base, finanziato dal SSN così come avviene per il medico di medicina generale, a beneficio dei Cittadini; oppure una legge sulla psicologia scolastica e sull’istituzione di equipe strutturate di psicologi nelle nostre Scuole, sovvenzionate dal Ministero della Pubblica Istruzione e a beneficio dei minori e delle loro famiglie; o una legge che garantisca l’accesso alla Psicoterapia da parte di qualunque cittadino che ne faccia richiesta, anche in tal caso a carico del SSN.
Il gigante CNOP è riuscito a partorire solo il topolino del bonus psicologico: un intervento a tempo, possibilmente virtuale che di fatto è una goccia nell’oceano del disagio psicologico e delle patologie mentali, soprattutto tra i bambini e i giovani adulti.
Vorremmo far rilevare come sia proprio la cultura del Parlamento Europeo e di tutte le Istituzioni Nazionali, tra cui il CNOP, sempre ben allineate a dettami calati dall’alto – dopo l’abbandono degli ultimi caratteri democratici nell’avvento dell’era pandemica – a produrre diseguaglianze, disagio, patologie, dipendenze, morti, reati e disabilità.
Ora da questa stessa cultura che ci ha trascinato in una globalizzazione cieca e senza scampo, fondata sul petrolio, sul dollaro e sul parassitismo dei cosiddetti paesi più evoluti a danno di quelli considerati meno evoluti, dovrebbe provenire la soluzione al problema posto in essere da un fallimentare modello economico, sociale e sanitario.
Psico-sociologicamente parlando: un modello in crisi non può portare la soluzione della crisi ma solo paradossalmente riproporre sé stesso!
Ancora per riprendere il diabolico “Manifesto città bene comune”, le politiche cui si fa riferimento non attengono, come ci si aspetterebbe e come sarebbe logico pensare, ad investimenti consistenti sui nostri Ospedali e Presidi Sanitari territoriali, che al contrario continueranno a subire tagli e de-finanziamenti, pur essendo già al collasso.
Il problema viene affrontato attraverso una sorveglianza sanitaria disvelata nel corso del documento in particolare al punto otto. Qui ci viene infatti anticipato come le pandemie siano eventi ciclici, pertanto le autorità sanitarie sono tenute a sviluppare programmi di ‘sorveglianza’ sanitaria su qualunque patologia causata da virus, batteri, funghi o altri agenti patogeni. Le amministrazioni comunali al livello locale, coerentemente, dovranno occuparsi di implementare piani di contenimento delle malattie trasmissibili infettive e diffuse, con la collaborazione delle ‘tecnostrutture’ del Sistema Sanitario Nazionale.
Invece sapete cosa succederà il 27 aprile?
Il Consiglio Nazionale dell'ordine degli Psicologi, insieme agli ordini delle altre professioni sanitarie, verrà insignito della più alta onorificenza della Repubblica Italiana nel campo della Salute, come forma di riconoscimento del ruolo cruciale svolto dalla categoria degli psicologi durante la pandemia.
Ringraziamo il Presidente della Repubblica dell’alta onorificenza riconosciuta alla comunità degli Psicologi ma non possiamo fare a meno di ricordare ai rappresentanti del CNOP la lontananza tra le loro parole e i fatti concretamente praticati e che l’unico elemento realmente rilevabile nel tempo del loro operato è stato l’immobilismo.
Occorre resistere alla bruttezza imperante proveniente da una paradossale alterazione della realtà, contrapponendo un’idea del bello che è quella più vicina al “καλὸς καὶ ἀγαθός”, il “bello e buono” della cultura classica greca, una bellezza cioè profondamente etica che salva il mondo perché si fonda sull’amore empatico tra gli uomini e sul concetto del bene, quel bene basato su valori universali del codice di appartenenza alla specie umana ed alla salvaguardia della vita, in disobbedienza alle logiche mortifere oggi dominanti.
Atti di ‘straordinaria bellezza’, connessi cioè profondamente ad un’etica che rispetti i fondamentali diritti dell’essere umano, sono sconosciuti alla politica promossa dalla rappresentanza della nostra professione, ed al loro posto sono stati compiuti e sono anche in programma crudeli ‘atti di bruttezza’ che sempre più deturpano il volto della Psicologia.
Un’idea di bellezza che vediamo calpestata e dobbiamo quindi riaffermare concretamente ogni giorno nell’importante professione che svolgiamo, al fine di tutelare la persona umana e il suo pieno sviluppo.
Vogliamo in chiusura ringraziare tutti i colleghi e tutti i sanitari ma più in generale tutti quei i cittadini, uomini e donne, che non solo in pandemia hanno resistito sotto il peso della discriminazione e del ricatto più bieco ma che tutt’ora continuano a resistere nella loro integrità morale ed etica, nonostante le logiche perverse di dominio del nostro mondo, le quali vorrebbero spingere l’umanità verso l’approdo distruttivo del nichilismo assoluto per svuotare di senso le nostre stesse esistenze.
Tuttavia, non praevalebunt!
Bibliografia
- M. Dostoevskij, L'idiota, cit., pp. 478-479.
- Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde (Autore) Bini (Curatore) Feltrinelli, 2013
- https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?approfondimento_id=17888
- https://healthcityinstitute.com/wp-content/uploads/2020/05/pb5.pdf
- https://www.comitatonazionalepsicologi.it/lo-psicologo-di-stato/
- https://www.comitatonazionalepsicologi.it/